La storia

Il Premio è stato istituito nel 2006 dall’editore Giuseppe Bruno e dal direttore editoriale Gianni Raviele dell’emittente televisiva Canale 58 con sede ad Ariano Irpino, e con diffusione del segnale sul territorio di tutta la regione Campania. Il prestigioso riconoscimento è destinato agli Irpini di nascita che hanno raggiunto alti traguardi di carriera o eccellenti risultati professionali e/o imprenditoriali, distinguendosi per meriti nei settori del Sapere, della Pubblica Amministrazione, nelle Arti e nei Mestieri.


L’immagine scelta come simbolo del riconoscimento “Irpino dell’Anno” raffigura Pallade Atena per i Greci o Minerva per i Romani, dea della conoscenza e della saggezza. Nata già adulta dalla testa di Zeus, simboleggiava l’intelligenza divina, proteggeva le arti, la letteratura, l’intelligenza creativa. Guerriera invincibile, la sua forza ed il suo coraggio erano temperati da un sentimento di giustizia, saggezza, benevolenza e lealtà, concedeva ai popoli il beneficio della pace, le erano sacri la nottola, il dragone e l’olivo. Nella rappresentazione della nottola si esprime il valore di Minerva che si avvale dell’acuta vista di questo animale notturno, per accrescere la capacità di conoscenza al crepuscolo o nella tempesta. La consapevolezza di non sapere e di non vedere tutto, è forse il grado più alto della saggezza. Non solo Minerva è la Dea della conoscenza e della saggezza ma è consapevole anche dei propri limiti, un ulteriore segno di acuta sapienza. Pallade Atena proteggeva la città che porta il suo nome: Atene, ed a lei era consacrato il Parthenone, il tempio sull’Acropoli di Atene. Il suo culto fu esteso, oltre alla Grecia, in molteplici città pare che anche l’Irpinia in particolare Grottaminarda sia stato un luogo protetto da Minerva in quanto sede di un luogo di culto della dea, da cui il nome di un antro o cripta dedicato alla venerazione e probabile fonte e origine del nome della città. La statua della Dea viene rappresentata in piedi vestita con una lunga tunica, il petto ricoperto dall’egida recante al centro la testa mozzata della medusa, sul capo l’elmo, in una mano la vittoria alata, nell’altra la lancia, o lo scudo ovale.


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